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oca selvatica

Ordine: Anseriformes

Famiglia: Anatidae

Tra le canne e i giunchi delle aree paludose e dei laghi prepara il suo nido l'Oca selvatica, la più diffusa delle oche in Italia. Caratterizzata da un piumaggio grigiastro, sfoggia una livrea piuttosto uniforme, che sfuma in gradazioni brune sul dorso. I bordi delle penne disegnano le classiche strisce chiare, mentre la parte inferiore della coda – poco pronunciata – e il ventre sono bianchi o color camoscio, tendente al grigio chiaro risalendo verso il petto e il collo. Più rosee che arancioni le zampe, il becco è invece arancio tenue, non particolarmente vivace e biancastro all'estremità.

La specie presenta in realtà due sottospecie distinte: l'Anser anser anser , conosciuta come "cenerina" per la tonalità grigio-cenere delle sue piume, che abita l'Europa nord-occidentale, e l'Anser anser rubrirostris , che si caratterizza per il becco rosato e le più evidenti bordature bianche delle penne, soprattutto quelle della coda, e che abita l'Europa sud-occidentale e l'Asia centro-occidentale. La taglia, in entrambe le razze, è intermedia, compresa tra i 75 e i 90 centimetri, mentre l'apertura alare è di 150-170 centimetri, ma può raggiungere anche i due metri negli esemplari più grandi. Maschi e femmine non presentano differenze morfologiche evidenti, fatta eccezione per le dimensioni leggermente maggiori del maschio, mentre gli esemplari più giovani sono riconoscibili dalla tonalità più scura del piumaggio.

Una volta trovato un luogo protetto e nascosto dai disturbatori, preferibilmente vicino all'acqua, la coppia prepara il nido. Qui, in primavera, la femmina depone tra le quattro e le sette uova, che poi cova per quattro settimane. Anche il compagno, in questa fase delicata, ha un ruolo importante poiché deve vigilare e proteggere il nido e i pulcini. Questi ultimi infatti, pur essendo capaci di volare già dopo due mesi, non saranno autonomi fino all'inverno e saranno pronti a riprodursi non prima dei tre anni. La riproduzione spesso avviene in associazione con altre specie, quali Germano reale, Gabbiano reale, Cigno reale, Falco di palude.

L'alimentazione dell'Oca selvatica è molto varia: questa specie non disdegna insetti e lumache, lombrichi e pesci di piccole dimensioni, ma di base è specie vegetariana e dunque preferisce semi, bacche, germogli, tuberi e radici. Fondamentale per procacciarsi il cibo è il becco, particolarmente potente, con cui l'Oca perlustra terreni agricoli, stagni e paludi, sradicando pianticelle acquatiche e radici di cui è ghiotta.

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  • Part of Speech: noun
  • Industry/Domain: Animals
  • Category: Birds

Uccelli italiani

Category: Animals

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  • milada1
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